07
Lug

Incentivi per la sostituzione degli impianti termici civili alimentati a biomassa legnosa – Regione Veneto

La Regione del Veneto, nell’ambito delle politiche ambientali finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria, ha adottato nel corso degli anni numerose misure dirette al raggiungimento dei valori limite di PM10 previsti dalla Direttiva 2008/50/CE.
Con deliberazione della Giunta regionale del 09.05.2023 n. 543 è stato pertanto approvato un bando per incentivare i cittadini veneti a contribuire all’ammodernamento tecnologico dei generatori di calore a biomassa legnosa, su tutto il territorio regionale, al fine di ottenere riduzioni emissive di polveri sottili necessarie per concorrere a rientrare nei limiti di qualità dell’aria.

Il bando è finalizzato all’assegnazione di un contributo a fondo perduto ai privati cittadini residenti in Veneto che procedano alla sostituzione di generatori di calore esistenti a biomasse legnose, a servizio di unità immobiliari residenziali, con:

generatori a biomassa legnosa di nuova generazione, di potenza termica nominale inferiore o uguale a 35 kW, appartenente alle tipologie stufe, termocamini e caldaie, di classe 5 stelle come indicato nella certificazione ambientale di cui al D.M. 186/2017 (se l’installazione avviene in un comune della zona Prealpi/Alpi, è ammessa anche la classe 4 stelle), con valori di Particolato Primario (PP) inferiori a 20 mg/Nm3. A questo link trovi la lista dei comuni della zona Prealpi/Alpi.

I potenziali beneficiari dovranno aver presentato al GSE la richiesta dell’incentivo a partire dalla data del 12 maggio 2023 (data di pubblicazione del bando) e dovranno risultare assegnatari dell’incentivo stesso entro il 07 maggio 2024 (termine di chiusura del bando medesimo).
La manifestazione di interesse al bando è attiva dal 16 Maggio 2023 fino al 17 Luglio 2023, successivamente si ha tempo fino al 7 Maggio 2024 per l’installazione dell’apparecchio, data di chiusura lavori e rendicontazione.

L’entità del contributo regionale potrà arrivare a coprire fino al 100% della spesa giudicata ammissibile dal GSE.

Il contributo regionale verrà riconosciuto a fondo perduto, in co-finanziamento con l’incentivo conseguito con il Conto Termico per lo stesso intervento, e quantificato in base alla situazione economica familiare e sulla base delle emissioni di Particolato Primario generate dall’impianto di nuova installazione.